Il Roero ha un suolo di derivazione alluvionale con forti presenze di sabbie. È un territorio geologicamente più giovane rispetto alle Langhe, le sue colline sono state coperte dal mare fino a due milioni e mezzo di anni fa. Ne abbiamo la prova osservando le pareti delle Rocche formate da strati con diverse varietà cromatiche e la diffusa presenza di fossili.
La componente principale dei terreni del Roero è l’arenaria, roccia sedimentaria di origine marina di tipo marnoso-arenaceo con un buon tenore in calcare, argilla e naturalmente sabbia, elemento che conferisce a questi terreni una particolare sofficità e permeabilità.
I terreni dei comuni di Monticello, Piobesi, Castagnito e Castellinaldo sono caratterizzati da argille e marne sabbiose grigio–azzurre stratificate con le arenarie, mentre a sinistra della linea che collega Corneliano con Vezza predominano le sabbie gialle simili a quelle dell’Astiano più o meno stratificate con ghiaie e marne.
A nord di Montà, infine, troviamo i terreni più giovani, caratterizzati da alternanze sabbioso-argillose.
I terreni dedicati alla coltivazione della vite nel Roero sono per lo più poveri di sostanza organica ma presentano un buon tenore in calcio nonché una discreta presenza di fosforo e potassio.
Il tenore in calcare distingue invece l’area in due zone: la prima localizzata a nord nord-ovest, risulta pressoché priva di calcare e coincide con la fascia a bosco di latifoglie, la seconda, a sud sud–est fa registrare una presenza di calcare oscillante tra 5-10% e comprende la superficie occupata dalle colture agrarie.